Perchè il mio corpo reagisce così? Comprendere e superare le risposte automatiche al trauma con l’EMDR
Autore: Pamela Busonero​ | Psicologia | Psicologia del Trauma
31 Maggio 2025

Perchè il mio corpo reagisce così?

Quando il Corpo Parla più Forte della Mente

Ti sei mai chiesta perché reagisci in modo esagerato quando qualcuno ti critica?

Perché a maggio ti senti sempre in crisi, anche se razionalmente tutto sembra andare bene?

O magari perché certe mattine ti svegli già con l’ansia, come se il giorno fosse una battaglia da affrontare?

Non sei strano. Non sei debole. È il tuo corpo che parla.

Anzi, che urla.

Il nostro corpo ha una memoria. Non solo quella dei muscoli, come quando impariamo ad andare in bicicletta o a nuotare, ma una memoria emotiva, fatta di esperienze, dolori e paure che si radicano in profondità.

Quando vivi un trauma o cresci in un ambiente tossico, il corpo inizia a registrare ogni dettaglio: i toni di voce, gli sguardi, i cambi improvvisi di umore. Impara a riconoscere i segnali di pericolo e a proteggersi. E anche se la tua mente razionalizza, ti dice che ora sei al sicuro, il corpo può rimanere bloccato, come un animale che si prepara a scappare al minimo rumore.

Non c’è niente di sbagliato in te. Sei solo bloccato in un sistema di difesa che, un tempo, probabilmente ti ha salvato.

Il Corpo Come Testimone del Trauma

Quando hai vissuto esperienze traumatiche, soprattutto nelle relazioni più importanti, il corpo impara a reagire per proteggerti.

È come se creasse dei riflessi automatici per sopravvivere. Magari hai imparato a trattenere il respiro ogni volta che qualcuno alza la voce, perché da bambino quel silenzio ti faceva sentire invisibile e meno vulnerabile. Oppure, quando qualcuno ti si avvicina troppo, senti i muscoli irrigidirsi, perché hai imparato a proteggere i tuoi confini in modo estremo. E magari nemmeno te ne rendi conto, ma il tuo corpo sa. Sa cosa significa sentirsi piccolo, impotente, intrappolato.

Immagina una bambina che cresce con un genitore imprevedibile, che un giorno la abbraccia e il giorno dopo la rimprovera per le stesse cose. Questa bambina impara a stare sempre in allerta, a leggere ogni minimo segnale per capire se oggi sarà una giornata serena o un inferno. Anche da adulta, quando la minaccia non c’è più, il corpo continua a rispondere come se ogni sguardo critico fosse un attacco, come se ogni silenzio fosse un pericolo.

Quando il Corpo Impara a Sopravvivere

Quando vivi un trauma, il tuo corpo impara a reagire in un certo modo per sopravvivere. È come se creasse una scorciatoia per evitare il dolore.

Magari hai imparato a non alzare mai la voce per non essere notata. Oppure a isolarti, perché ogni volta che ti aprivi, venivi ferita. Questo è un meccanismo di sopravvivenza, un adattamento che ti ha protetto quando non avevi altre risorse.

Pensa a chi, dopo anni di relazione tossica, ha imparato a spegnersi per non provocare reazioni violente nel partner. O a chi, avendo avuto un genitore critico, ha sviluppato l’abitudine di anticipare ogni critica, anche quando non c’è.

Queste non sono solo abitudini mentali, ma vere e proprie risposte corporee. Il battito accelera, i muscoli si contraggono, la respirazione diventa superficiale. È il corpo che si prepara alla minaccia, anche se non è reale.

Quando il Corpo Continua a Reagire Anche se il Pericolo è Passato

Il problema è che queste reazioni automatiche, che un tempo ti hanno salvato, oggi possono bloccarti.

Continuano a scattare anche quando non c’è più bisogno, come un allarme che suona anche se la porta è chiusa. Sai che non sei più in pericolo, ma il tuo corpo non l’ha ancora capito. È come se fosse rimasto bloccato in un vecchio film, ripetendo sempre le stesse scene, anche se il finale è cambiato. Ed è proprio qui che arriva la domanda: perchè il mio corpo reagisce così?

Magari ora sei in una relazione sana, ma quando il tuo partner alza la voce per entusiasmo, senti ancora quel nodo allo stomaco. Oppure, anche se il tuo capo ti fa un semplice appunto, ti senti come quella bambina che doveva sempre dimostrare di essere all’altezza.

Il tuo corpo è rimasto bloccato in quel vecchio schema, e fino a quando non ne prenderai consapevolezza, continuerà a reagire allo stesso modo.

Come Smettere di Reagire e Iniziare a Scegliere

La buona notizia è che puoi insegnare al tuo corpo a rispondere invece di reagire.

Puoi imparare a sentirti al sicuro nel presente, anche se il passato ha lasciato ferite profonde.

Questo significa ascoltare il corpo, riconoscere i segnali che ti manda e scegliere come rispondere. Magari iniziando con piccoli esercizi di respirazione, imparando a sentire i piedi per terra quando l’ansia sale, o semplicemente dandoti il permesso di dire no senza sentirti in colpa.

Si tratta di fare pace con il tuo sistema nervoso, di riconoscere che quelle reazioni automatiche erano adattive un tempo, ma ora sono solo un ostacolo.

Significa dare spazio alle emozioni, ascoltarle, lasciarle fluire senza reprimerle.

Come l’EMDR Libera le Memorie Somatiche

E qui entra in gioco l’EMDR. Questa tecnica lavora proprio su queste memorie somatiche, aiutando il corpo a lasciar andare vecchie paure e tensioni. È come se riorganizzasse i file emotivi nel tuo cervello, liberandoti da quegli schemi automatici che ti bloccano.

Attraverso movimenti oculari, l’EMDR stimola il cervello a rielaborare quei ricordi traumatici, permettendo al corpo di “aggiornarsi” al presente.

È come se gli dicessi: “Ehi, sei al sicuro adesso, puoi rilassarti.

Riappropriarsi del Proprio Corpo

Guarire significa smettere di lottare contro te stesso e iniziare a vivere nel tuo corpo con fiducia.

Significa sentire di nuovo la libertà di respirare, di amare e di muoverti senza paura.

Perché non sei più quel bambino che doveva nascondersi. Sei libero di scegliere come vivere, e il tuo corpo può finalmente seguirti in questa libertà.